Comprare Casa

Comprare casa è un investimento importante e nasconde non poche insidie.
Se si vuole comprare una casa la prima verifica da fare è controllare la legittimità dell’intero immobile. Quando vi dicono “la casa è stata condonata” siete proprio sicuri che la sanatoria sia stata rilasciata? Oppure è stata solo richiesta? Occorre sempre farsi consegnare copia della licenza edilizia in sanatoria completa dell’eventuale elaborato grafico e verificare se quanto riportato in tali documenti corrisponde alla realtà.
Se si acquista un immobile direttamente da chi lo ha costruito occorre richiedere il Permesso di Costruire. Se invece si acquista da un privato, oltre al permesso, è necessario richiedere l’atto di provenienza. Si tratta del documento che attesta la proprietà a pieno titolo di un immobile (legittimandone la cessione da parte del proprietario) e dal quale è possibile desumere gli eventuali titoli autorizzativi. L’atto di provenienza può essere un atto notarile di compravendita, un atto di aggiudicazione del tribunale oppure un atto di successione o donazione.
Il Permesso di Costruire è l’autorizzazione con la quale si è proceduto ad edificare. Il Permesso di Costruire è composto principalmente da un documento autorizzativo, sul quale è riportato il numero di permesso e l’anno in cui è stato rilasciato, e da un elaborato grafico. Attenzione però che in corso d’opera non ci siano state modifiche.
Se in corso d’opera si sono rese necessarie modifiche sostanziali o non sostanziali è d’obbligo richiedere l’autorizzazione ad eseguire le prime e comunicare l’esecuzione delle seconde. In entrambi i casi dunque, deve restare traccia nell’iter autorizzativo della costruzione. Per verificarne l’esistenza basta richiedere il documento di fine lavori ed il certificato di regolare esecuzione redatto dal Direttore dei Lavori.
Ad opera completata, il costruttore, unitamente alla Direzione dei Lavori, comunica al Comune che i lavori sono finiti con la “comunicazione di fine lavori” allegando il certificato di regolare esecuzione con il quale si attesta che le opere eseguite sono conformi al permesso di costruire ed alle eventuali varianti. Tale documento però non è sufficiente a rendere l’immobile “abitabile” e dunque vendibile.
Dopo aver verificato che tutto il procedimento autorizzativo sia stato gestito in modo corretto non abbiamo ancora la certezza che l’immobile sia acquistabile. Per essere tale deve avere tutti i requisiti affinché possa essere rilasciato il certificato di agibilità. Questo è forse, fra tutti, il documento più importante: “attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente”
Il certificato di agibilità deve essere richiesto nei seguenti casi:
- nuove costruzioni;
- ricostruzioni o sopraelevazioni totali o parziali;
- interventi sugli edifici esistenti che possano influire sulle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati.
Il certificato di agibilità può essere richiesto anche:
- per singoli edifici o singole porzioni della costruzione;
- per singole unità immobiliari.
Il certificato di agibilità attesta che l’edificio è correttamente allacciato alla pubblica fognatura, che è stato accatastato, che è stato realizzato conformemente a quanto prescritto nei titoli autorizzativi, che è salubre, che è dotato di impianti conformi alle vigenti norme di settore, che rispetta le norme sul risparmio energetico ed è quindi dotato di APE (attestato di prestazione energetica), che è stato oggetto di collaudo statico e che è stato costruito nel rispetto delle norme sul superamento delle barriere architettoniche.
All’atto di compravendita devono essere allegati tutti i documenti di cui abbiamo dato indicazioni.
A questo punto, e solo ora, è possibile procedere con l’acquisto dell’immobile.